MILANO - Dopo aver dato vita al primo operatore della telefonia mobile ora Wind Tre lancia la sfida al segmento business. La nuova realta' italiana del settore, guidata da Maximo Ibarra e nata dalla joint-venture paritetica tra CK Hutchison e VimpelCom (ora Veon), conta oggi su piu' di 31 milioni di clienti e su oltre 2,7 milioni di clienti fissi Infostrada e da poche settimane ha varato una struttura chiamata Business & Wholesale, la cui guida e' stata affidata a Paolo Nanni, manager laziale di 45 anni che in pochi anni punta a far diventare Wind Tre uno dei riferimenti del settore business.
"Il mercato della telefonia in generale vale 24 miliardi e di questa cifra il segmento business rappresenta circa il 35%", spiega Nanni a MF-Milano Finanza. "Wind Tre e' una nuova realta' gia' leader sul mercato residenziale e nell'arco di 3-5 anni abbiamo previsto un piano di crescita importante e abbiamo individuato tutte le leve per poter raggiungere questo obiettivo".
Le basi per questa sfida in parte risiedono nelle opportunita' derivanti dalla fusione tra Wind e 3: una copertura di rete piu' capillare, economie di scala e l'unione di due reti di vendita gia' efficaci e agguerrite. In generale, il nuovo team avra' il compito di gestire un mercato di riferimento che conta piu' di 1,2 milioni di aziende, dalle piccole e medie fino quelle di grandi dimensioni, ma anche la pubblica amministrazione.
"Ci sono tre asset per poter affrontare il mercato: prezzo, prodotto e livello di servizio", spiega Nanni. Nel primo caso "Wind Tre e' ormai riconosciuto come marchio conveniente; punteremo su un'offerta cosiddetta no-frills, chiara e trasparente e poi faremo leva su un livello di customer care molto alto". Quanto invece al prodotto, l'accordo con Open Fiber (che portera' la fibra con la tecnologia Ftth) "ci permettera' anche di essere competitivi dal punto di vista infrastrutturale. Gia' nel 2018 ci aspettiamo ci sia una copertura importante del territorio con un numero elevato di aziende che potranno potenzialmente connettersi". Dal punto di vista tecnologico, invece, il gruppo puntera' su una serie di partnership con soggetti altamente specializzati in modo da offrire ai clienti soluzioni da poter aggiungere all'offerta base. "Il nostro ruolo come telco innovativa ce lo giochiamo anche facendo sistema con enti di ricerca nazionali ed internazionali", aggiunge Nanni.
"Oltre che con il mondo accademico, con incubatori e acceleratori per la realizzazione di progetti ad ampio respiro che spaziano dall'e-health all'analisi dei Big Data. Grazie anche all'espansione del connected cloud e della smart connectivity, l'Internet delle Cose e' il principale framework che stiamo sviluppando come evoluzione del tradizionale machine-to-machine, in cui Wind Tre vanta una grande esperienza con un numero consistente di sim gia' attive".
Insomma, quella che Nanni ha davanti e' un sfida importante, ma il gruppo sembra avere le armi per affrontarla. "Alla fine gli obiettivi sono frutto di strategie ed execution; prima o poi, con tempi diversi a seconda di quanto sei bravo, riesci a raggiungerli" spiega Nanni. Il manager pero' sottolinea piu' volte che quello che davvero fa la differenza e' il fattore umano. "Se funziona, hai un vero vantaggio competitivo in piu'. E stabilisci rapporti che vanno al di la' del prezzo o del prodotto del momento".
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