E' il primo bilancio di metà anno e anche il primo firmato dal neo-arrivato manager Jeffrey Hedberg. Wind Tre, la compagnia telefonica nata ufficialmente il 1 gennaio, arriva al primo giro di boa, con un giro d’affari di 3 miliardi e una redditività di 1 miliardo. A ricavi stabili (anche se un +0,2% comparato alle dimensioni del gruppo e un mercato saturo non è poco), il miglioramento del margine operativo loro (+7,9%) vuol dire che è tutto frutto del lavoro sui costi e sul recupero di redditività. La neonata telco si conferma la prima compagnia di telefonia mobile del paese: 30,3 milioni di clienti. Più della metà sono abbonamenti dati per internet: 19,3 milioni, in crescita dell’1,9%.

Nella telefonia fissa, data prematuramente per morta anni fa, i ricavi da servizi sono cresciuti dell’1,1%, attestandosi a 539 milioni; la componente dei ricavi broadband è in aumento del 7,8%. Nel segmento banda larga i clienti sono aumentati del 2,4%, raggiungendo i 2,4 milioni, grazie alla crescente domanda di servizi ultrabroadband stimolata dalla più ampia disponibilità di questa tecnologia nel nostro Paese. La spesa media mensile per internet veloce è cresciuta del 5,1%, attestandosi a 21,8 euro. I clienti ad accesso diretto della telefonia fissa, pari a 2,5 milioni, sono in crescita dell’1,8%; i clienti totali sono oltre 2,7 milioni. La spesa totale della telefonia fissa aumenta del 2,8% nel primo semestre del 2017, raggiungendo i 27,8 euro. Robusta la generazione di cassa (intesa come margine lordo meno gli investimenti) che ha superato il mezzo miliardo.

Dopo l’addio improvviso di Maximo Ibarra, storico manager che era succeduto a Luigi Gubitosi (attuale commissario straordinario di Alitalia), le redini sono passate a Hedberg. Questo è il suo primo bilancio firmato da amministratore delegato, anche se di fatto non è merito suo, visto che in Wind è arrivato il 23 giugno, a una settimana dalla chiusura del semestre, frutto del lavoro di Ibarra. L’agognato matrimonio Wind-Tre è stata la seconda più grossa fusione tra le Tlc in Europa (unica avallata dalla temibile Commissaria Marghrete Vestager) che ha richiesto più di due anni di lavoro. Dal 2012 al 2016, periodo in cui Maximo Ibarra ha guidato Wind, la società è cresciuta nella telefonia mobile per i privati, raggiungendo una quota di mercato pari a quelle di Vodafone e Tim.

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Aumentano i margini per Wind Tre
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