Confermata la partenza di Iliad tra novembre 2017 e febbraio 2018. Da fonti francesi arriva anche la notizia dell’ok da parte delle autorità di Bruxelles ad un accordo ancora più esteso e completo tra Wind Tre e Iliad: roaming totale e in 5G.

Xavier Niel, il numero uno di Iliad, ne aveva parlato già alla prima convention di presentazione, nella quale si annunciò ufficialmente la nascita di una filiale italiana di Free Mobile. L’accordo di roaming con Wind Tre, seppur sconosciuto al pubblico per quanto riguarda i dettagli economici, è ritenuto dai vertici Iliad estremamente conveniente.

Tale accordo è stato fondamentale per Wind Tre per ottenere l’approvazione UE alla fusione: è quindi un accordo privato tra le parti ma con la fondamentale benedizione della temutissima commissaria Antitrust dell’Unione Europea, Margrethe Vestager. Ora, stando ad affidabili fonti francesi, Iliad avrebbe esteso la portata dell’accordo anche alle nuove e future tecnologie in 5G.

Collaborazione totale sulle reti quindi tra Iliad e Wind Tre. In particolare, l’accordo tra le due società prevede:

- Il trasferimento di varie bande di frequenza per un totale di 450 milioni: 2x 35 MHz per 3G / 4G (2x 5 MHz a 900 MHz, 2x 10 MHz a 1800 MHz, 2×10 MHz a 2100 MHz e 10 MHz a 2x 2600 MHz)

- L’acquisizione di diversi siti in aree ad alta densità,

- Un accordo RAN Sharing (condivisione in rete) sulle aree rurali con Wind / H3G, o di acquisire questa zona diverse migliaia di siti web macro da Wind / H3G

- Un accordo di roaming 2G, 3G e 4G sulla rete fuse i due operatori per un periodo di 5 anni, rinnovabile su iniziativa di Iliad, se necessario, per ulteriori 5 anni.

Non solo roaming quindi ma anche Ran Sharing: un modalità intelligente di condivisione di rete che si propone agli operatori come utile opzione per fronteggiare la progressiva riduzione dei margini e contribuire alla riduzione dei consumi energetici e dell’impatto ambientale. Un tipo di soluzione che consentirà al nuovo gestore un forte risparmio in termini di costi, tempi d’installazione e consumi. L’estensione della copertura diretta di Iliad sarà quindi molto rapida, sopratutto se confrontata alle difficoltà incontrate da 3 nel suo primo decennio di attività.

Grazie all’ accordo con Wind Tre, pare che in Iliad si punti a circa 10 mila nuove antenne 3G/4G già nei primi mesi di attività.

Al momento, resta ancora sconosciuto il nome del brand con il quale Iliad sarà presente nel mercato italiano: non sarà Iliad il nome definitivo del quarto gestore italiano. E non sarà nemmeno Free Mobile come in Francia.

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 Iliad e Wind Tre: confermato accordo sul 5G
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